Dampyr

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Dampyr

di Riccardo Chemello

Italia, 2022, 109′
Soggetto: dal fumetto creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo per Sergio Bonelli Editore
Sceneggiatura: Mauro Boselli, Giovanni Masi, Alberto Ostini, Mauro Uzzeo
Fotografia: Vittorio Omodei Zorini
Montaggio: Julien Panzarasa
Musica: Lorenzo Tomio
Scenografia: Luigi Marchione
Costumi: Giovanni Casalnuovo
Effetti speciali visivi: Alessio Bertotti, Filippo Robino
Interpreti: Wade Briggs (Harlan Draka/Dampyr), Stuart Martin (Emil Kurjak), Frida Gustavsson (Tesla Dubcek), Sebastian Croft (Yuri), David Morrissey (Gorka), Radu Andrei Micu (Lazar), Ionut Grama (Stefan), Luke Roberts (Draka)
Produzione: Roberto Proia, Vincenzo Sarno, Andrea Sgaravatti per Eagle Pictures, Sergio Bonelli Editore, Brandon Box
Distribuzione: Eagle Pictures

In programma Sabato 28/10/23 – ore 22:00 – Spazioporto

Balcani, primi anni ’90. Perseguitato da orribili incubi, Harlan Draka vaga per la campagna fingendosi un Dampyr – metà umano e metà vampiro – e facendosi pagare per liberare i villaggi da quelli che i superstiziosi abitanti credono essere dei non-morti. Ma quando viene convocato da dei soldati minacciati da reali vampiri, Harlan scopre di essere un vero Dampyr! Dovrà imparare a gestire i suoi poteri e scoprire di più sulle sue origini, mentre cerca di sconfiggere un terribile Maestro della Notte. Ad accompagnarlo una vampira rinnegata e un soldato in cerca di vendetta.

Note di regia:
Dampyr è un fumetto di cui le ambientazioni sono il cuore pulsante, e la cosa per me più interessante nella realizzazione del film è stata proprio la creazione del “setting”. Ho passato la vita a cercare location e creare atmosfere, perché ho sempre cercato di immergere gli attori nel mondo che stavamo raccontando, non abbandonandoli davanti a un blue screen nemmeno nelle sequenze più dinamiche.
(Riccardo Chemello, da Sergiobonelli.it)

Riccardo Chemello
Nato a Schio, in provincia di Vicenza, inizia la sua carriera nel mondo del parkour e dei video di sport freestyle, ma in seguito a un infortunio il suo impegno si trasferisce nel campo degli spot pubblicitari, per i quali ottiene riconoscimenti in tutto il mondo, lavorando per marchi come Red Bull, Disney, Armani, Under Armour. Dampyr è il suo primo lungometraggio di finzione.

La critica:
Chemello, alla sua prima regia, non fa altro che stringere un patto di estrema fedeltà con la materia fumettista, facendo di Dampyr un interessante rilettura quasi in chiave vintage del cinecomic degli albori. (…) Il mondo costruito da Chemello è morbosamente legato alle sue sporche regole, ai codici cardine della concezione bonelliana. Luoghi che emanano sprazzi di larga suggestione, circoscritti in tempi e situazioni che facilmente collidono con le radici dell’opera stessa, facendo delle sue gotiche e decadenti ricostruzioni il simbolo di una guerra silenziosa condotta su più campi. Infatti ciò che rende Dampyr un prodotto dalla larga veduta è questo voler navigare con destrezza nei meccanismi del cinecomic, evitando di subire passivamente il devastante impatto con l’enorme bagaglio d’immagini che si trascina appresso.
(Lorenzo Levach, da Sentieri Selvaggi)