Christmas Evil

     Slasher Story

Christmas Evil

di Lewis Jackson

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Usa, 1980, 90′
Sceneggiatura: Lewis Jackson
Fotografia: Ricardo Aronovich
Montaggio: Linda Leeds, Corky O’ Hara
Musica: Joel Harris, Julia Heyward, Don Christensen
Scenografia: Lorenzo Mans, Roberta Neiman
Costumi: Deirdre Williams
Interpreti: Brandon Maggart (Harry Stadling), Jeffrey DeMunn (Philip Stadling), Dianne Hull (Jackie Stadling), Andy Fenwick (Dennis Stadling)
Produzione: Pete Kameron, Burt Kleiner per Edward R. Pressman Productions
Distribuzione: Opium Visions

 

Durante la notte di Natale, il piccolo Harry Stadling resta traumatizzato scoprendo il padre travestito da Babbo Natale. Con il passare degli anni, l’incidente segna profondamente il destino del ragazzo, incapace di crescere e integrarsi nella vita adulta. Finché un giorno, con l’avvicinarsi delle festività, Harry non decide di farsi giustizia a modo suo…

Note di regia
Freud è stata una grande influenza nella mia vita, soprattutto all’epoca. Non volevo tanto distruggere Babbo Natale quanto reinventarlo. E il film racconta anche il senso del potere. Sono riuscito a realizzare il film grazie al successo di Halloween. E ho lasciato che l’equivoco restasse in piedi per ottenere i finanziamenti. Ci sono degli elementi horror, ma si fondono con il melodramma e il surrealismo.
(Lewis Jackson)

Lewis Jackson
Regista americano, influenzato dalle riflessioni critiche sulla società contemporanea, è noto per il film The Deviates (1970) e, soprattutto, l’horror Christmas Evil, satira sulla società dei consumi, realizzato dopo otto anni di tentativi e amato da John Waters, che lo ha definito “Il miglior film di Natale mai girato”.

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La critica
Cosa importa se il trauma alla base dei disturbi psichici del protagonista sia quantomeno esagerato? Poco o nulla. Ciò che conta è invece il modo in cui ci viene raccontato il disagio e l’angoscia di questo bambinone cresciuto a metà, che non sa rapportarsi al mondo adulto, e che deciderà di diventare egli stesso Babbo Natale, per premiare i buoni e soprattutto punire i cattivi. Un modo che ci farà empatizzare con lui, che ci farà sfiorare la sua tristezza, la sua disperazione, e che segna concretamente il valore aggiunto di questo piccolo ma adorabile film.
(Ricky Caruso, Nocturno.it)