Buio

     Le Signore del Male

Buio

di Emanuela Rossi

buioItalia, 2019, 98′
Sceneggiatura: Claudio Corbucci, Emanuela Rossi
Fotografia: Marco Graziaplena
Montaggio: Letizia Caudullo
Musica: Corrado Carosio, Pierangelo Fornaro, Tommaso Ruggero, Denise Tantucci, Zayman, Dexa
Scenografia: Massimo Santomarco
Costumi: Carola Fenocchio
Interpreti: Valerio Binasco (Padre), Denise Tantucci (Stella), Gaia Bocci (Luce), Olimpia Tosatto (Aria), Elettra Mallaby (Madre), Francesco Genovese (Marco)
Produzione: Claudio Corbucci per Courier Film, in collaborazione con Redibis Film
Distribuzione: Artex Film

Evento speciale – In collaborazione con Vicoli Corti

Tre sorelle, Stella, diciassettenne, e le più piccole Luce ed Aria, vivono rinchiuse in una casa dove porte e finestre sono sbarrate. Solo il padre si avventura all’esterno, bardato di tuta termica e maschera antigas, raccontando di un mondo sconvolto da un’eruzione solare e ridotto a un paesaggio apocalittico. Tutto questo fino alla sera in cui, però, l’uomo non torna e Stella decide di uscire a cercare del cibo…

Note di regia:
Mi premeva raccontare un universo familiare chiuso, claustrofobico. Ho un’idea un po’ distopica della famiglia stessa. A questo si è unita la preoccupazione che ho per il mondo da diversi anni (…). Mi piaceva l’idea di un Apocalisse percepita da bambine, con il loro vissuto, il loro immaginario. Qualcosa d’intangibile, d’invisibile, tutto fuori dalla porta di casa, in un fuori cui loro non hanno accesso. Ma che si nutre, anzi si concretizza proprio attraverso le loro fantasie. Di bambine chiuse in in una quarantena strettissima da anni, al punto da non arrivare a vedere la luce del sole. Incredibilmente (anche se per fortuna non in termini così estremi), questa dimensione dopo pochi mesi è diventata reale, concreta nel nostro mondo.
(Emanuela Rossi, da cinematographe.it)

Emanuela Rossi
Nata nelle Marche, vive a Roma. Dopo la laurea in Storia del Cinema al DAMS di Bologna, ha lavorato a lungo a Milano come giornalista freelance per testate quali Grazia, Marie Claire, D di Repubblica e Casa Vogue. Ha diretto i cortometraggi Il bambino di Carla (2007), vincitore del festival Arcipelago e in cinquina ai Nastri d’Argento e al David di Donatello; Il citofono (2008), in concorso al Festival di Torino e Lacrime nere (2010), vincitore del Rome Independent Film Festival. Dal 2015 al 2017 è co-regista della serie tv Non uccidere, in onda in Italia su Rai3 e trasmessa in tutto il mondo e per cui ha girato 1000 ore. Buio è il suo primo lungometraggio.

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La critica:
Rossi suddivide Buio in capitoli accompagnati da un titolo e dai disegni di Nicoletta Ceccoli che li introducono contribuendo a crearne il mood. (…) È importante lasciarsi prendere dagli elementi messi in gioco anche scenograficamente per descrivere una condizione di costrizione in cui certi uomini vorrebbero costringere l’altro sesso sin dalla più tenera età. I tre nomi delle protagoniste parlano di ‘fuori’, di apertura, di respiro. L’esatto contrario di ciò a cui il padre le obbliga portando come alibi la condizione apocalittica del mondo esterno.
(Giancarlo Zappoli, da MyMovies.it)