Stop invasione!

     Italian Gothic

Stop invasione!

di Leopoldo Medugno

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Italia, 2019, 18′
Sceneggiatura: Leopoldo Medugno
Fotografia: Emanuele Pasquet
Montaggio: Vincenzo Di Natale
Musica: Eneri
Scenografia: Erminia Palmieri
Effetti speciali: Battistelli SFX
Interpreti: Alessio Esposito, Ludovica Di Donato, Eugenio Banella, Marco Quaglia, Agnese Fallongo, Mariateresa Pascale, Antonella Marino
Produzione: Leopoldo Medugno per Patroclo Film
Distribuzione: Prem1ere Film

 

 

Film vincitore dell’AHIFF – Apulia Horror International Film Festival 2019

Un uomo si risveglia bloccato all’interno della propria automobile a seguito di un incidente, con lui la moglie, ancora priva di sensi. Attraverso dei flashback seguiamo gli eventi che hanno portato all’incidente mentre in Italia una misteriosa epidemia si sta diffondendo. C’è chi pensa che sia colpa dei vaccini, chi è pronto a giurare che sia colpa di una dieta a base di carne, ma fino ad ora l’ipotesi più accreditata è quella che, questa malattia, ce l’hanno portata gli stranieri.

Note di regia
[Il film] Principalmente nasce dalla domanda: come sarebbe un film di zombi alla Romero ambientato nell’Italia di oggi? E così, dopo aver delineato la trama principale, ho piano piano aggiunto quello che vivevo nel mio quotidiano tra radio, tv e social network, immaginandomi quelle persone a trattare un argomento del genere. (…) Forse nasce tutto veramente da qui, dalla voglia di raccontare la politica dell’odio, del continuo bisogno che abbiamo di un “nemico comune” e della capacità, anche dei partiti politici più moderati e meno irruenti nella comunicazione rispetto a quelli di destra, di sfruttare ogni accadimento per un tornaconto personale.
(Leopoldo Modugno, da SudDiario)

Leopoldo Medugno
Regista e montatore, nasce a Roma e si diploma in Regia presso l’ACT – Accademia Cinema e Televisione di Cinecittà. Fonda quindi, insieme ad altri due colleghi, la Patroclo Film, società di produzione e post-produzione, con cui produce anche i propri lavori, alternando cortometraggi, spot e documentari.

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La critica
Interessante l’utilizzo dei mass media – radio, televisione – e dei social – di Facebook in particolare – “a pieno schermo”. Questo formato, unito a una buona regia, dà l’effetto sperato e ben si adatta a dare una rappresentazione dell’attuale stato della propaganda politica, che ha abbandonato le piazze reali per trasferirsi su quelle virtuali. (…)
I morti che attaccano i vivi diventano un modo per parlare di ciò che ci preoccupa davvero: i vivi che attaccano i vivi con le loro politiche d’odio.
(Maria Francesca Mortati, Birdmen Magazine)