Hostile

     Nuove Tendenze

Hostile

di Mathieu Turi

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Francia, 2017, 83′
Sceneggiatura: Mathieu Turi
Fotografia: Vincent Vieillard-Baron
Montaggio: Joel Jacovella
Musica: Frederic Poirier
Scenografia: Mika Cotellon, Thierry Jaulin
Costumi: Caroline Di Paolo
Interpreti: Brittany Ashworth (Juliette), Grégory Fitoussi (Jack), Javier Botet (la creatura)
Produzione: Olivier Chateau, Eric Gendarme, Thomas Lubeau per Fulltime Films
Distribuzione: Twelve Entertainment

 

 

Dopo un’epidemia planetaria la maggior parte della popolazione mondiale è morta. Solo pochi sono sopravvissuti e lottano per trovare cibo e riparo. Ma non sono soli… Strane creature vanno a caccia di notte. Juliette, una giovane donna che ha imparato dalla vita a cavarsela da sola è l’unica nel suo gruppo ad avere il coraggio di andare ovunque in cerca di cibo. La notte si avvicina… Julia non è sola…

Film vincitore del Premio Nocturno Nuove Visioni al Trieste Science + Fiction Festival

Note di regia
Il vero fulcro della narrazione è il rapporto tra Jack e Juliette e così ho scelto di far procedere i due piani narrativi di pari passo. Fin dall’inizio volevo lasciare nel vago ciò che ha provocato l’apocalisse, per dare la sensazione che il film sia sempre sospeso a metà. La scelta di usare il doppio binario narrativo ha influenzato tutta la lavorazione del film perché richiedeva delle precise scelte di regia e di messa in scena. Per la parte ambientata nel presente post-apocalittico ho scelto di usare campi lunghi e una fotografia molto ricercata, mentre per la parte ambientata nel passato ho lasciato che fosse l’interazione tra i due protagonisti a dettare la cifra stilistica. Lo stile della parte ambientata nel passato è molto semplice e tradizionale. Due diversi stili per separare questi due universi.
(Mathieu Turi)

Mathieu Turi
Nato a Cannes, in Francia, nel 1987, dopo gli studi inizia la sua carriera realizzando cortometraggi e lavorando come assistente sui set di Quentin Tarantino, Luc Besson e Guy Ritchie. L’incontro con il collega Xavier Gens gli permette di esordire nel lungometraggio con Hostile, da lui anche scritto.

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La critica
La capacità di calibrare al meglio horror e melodramma, difficili da amalgamare senza che l’uno prevalga sull’altro, richiede una grande capacità di controllo nella scrittura. Risulta, così, ancora più sorprendente che a reggere i fili della storia, in fase di sceneggiatura e dietro la macchina da presa, sia un esordiente al lungometraggio: qui il grande merito va a Xavier Gens che ne ha riconosciuto la stoffa e lo ha aiutato a produrre il film, nonché a procurargli tecnici e attori con cui lui aveva già avuto a che fare. Ma il buon Mathieu percorre una strada di contaminazione dei generi del tutto personale.
(Marcello Aguidara, Nocturno Cinema, Luglio 2018)