Caccia selvaggia (La)

     Nuove tendenze – Concorso cortometraggi

La caccia selvaggia

di Gianmaria Pezzato

Italia, 2023, 9′
Sceneggiatura: Gianmaria Pezzato
Fotografia: Michele Purin
Montaggio: Gianmaria Pezzato
Musica: Stefano Prestia
Scenografia: Noemi Traverso
Costumi: Noemi Traverso
Interpreti: Martina Iacomelli (Anna Oberharderin), Luca Filippi (Elias Oberharderin), Gregorio Gorza (Hans Oberharderin), Lorenza Dalprà (strega), Noemi Traverso (strega), Daniela Cagol (strega), Simone Bonomi (Beatrik il cavaliere), Jacopo Roccabruna (Caccia selvaggia), Davide Clementel (Caccia selvaggia), Joseph Janah (Caccia selvaggia)
Produzione: Michele Purin. Progetto promosso attraverso bando Generazioni 2022 con il sostegno di regione Trentino-Alto Adige, provincia di Trento e di Bolzano
Distribuzione: Premiere Film

In programma Venerdì 27/10/23 – ore 18:00 – Spazioporto

Trentino Alto Adige, 1506. Temporali, carestia e malattie: sono giorni difficili sull’Altopiano dello Sciliar. Anna è una giovane donna che, dopo l’improvvisa morte dei genitori, dedica sé stessa al servizio dei propri fratelli. Ma paura e superstizione sfociano nell’isteria e in un patriarcato dove a pagare è la categoria meno considerata, quella delle donne, accusate di stregoneria.

Note di regia:
L’idea nasce dalla volontà di raccontare la tragicità dietro alla frenetica caccia alla streghe avvenuta in Alto Adige nel decennio a cavallo tra quindicesimo e sedicesimo secolo. Un’epoca in cui, nei paesini sperduti di montagna, uomini e donne erano condannati a vivere in uno stato di isolamento sorretto dai dogmi di patriarcato e fanatismo religioso, predisponendo un terreno particolarmente fertile all’alimentarsi di paura e superstizione.
In un immaginario che si pone l’obiettivo di raccontare un misticismo ben distante dal classico racconto di streghe a cui ci ha abituati il folklore dei Padri Pellegrini americani, qui la stregoneria è quella del paganesimo germanico, dove la magia scaturisce dalle rune. Non a caso infatti, secondo la tradizione scandinava, la comprensione e l’utilizzo delle rune (e quindi, della magia) è arte segreta ed esclusiva della donna. Il contrasto tra simbologia norrena (il femminile) e simbologia cristiana (il patriarcato) dunque, guida l’intera narrazione: (il caprone, la mela, la foresta, la nudità della donna).
(Gianmaria Pezzato)

Gianmaria Pezzato
Filmmaker indipendente, vive e lavora a Trento. Dopo essersi specializzato in effetti visivi presso BigRock – Institute of Magic Technologies, realizza numerosi cortometraggi. Nel 2018, cura la regia e la sceneggiatura del mediometraggio indipendente Voldemort: Origins of the Heir, fanfilm ambiento nel mondo di Harry Potter che totalizza oltre 18 milioni di visualizzazioni su YouTube e fa parlare di sé a livello internazionale (BBC, IndieWire, The Independent). In seguito lavora per l’agenzia milanese Web Stars Channel, curando la regia dei contenuti di alcuni tra gli youtuber più influenti in Italia.