Best Wishes to All

     Nuove tendenze – Concorso

Best Wishes to All

di Yuta Shimotsu

Titolo originale: みなに幸あれ (Mina ni sachi are)
Giappone, 2023, 89′
Soggetto: Yuta Shimotsu
Sceneggiatura: Rumi Kakuta
Fotografia: Ryuto Iwabuchi
Montaggio: Yuta Shimotsu
Musica: Yuma Koda
Interpreti: Kotone Furukawa, Koya Matsudai
Produzione: Tsuyoshi Kobayashi, Chikako Nakabayashi, Momoko Shimoda, Takashi Shimizu
Distribuzione: Kadokawa





In collaborazione con TOHorror Fantastic Film Fest

In programma Sabato 28/10/23 – ore 19:00 – Spazioporto

Una studentessa di infermieristica, si reca dopo tanto tempo a far visita ai nonni in campagna. L’incontro sembra inizialmente sereno e all’insegna dell’allegria, ma la ragazza avverte ben presto qualcosa di strano. Rumori notturni le fanno sospettare che ci sia qualcosa (o qualcuno) nella stanza in cima alle scale. La scoperta la costringerà a mettere in discussione tutte le sue convinzioni…

Note di regia:
Non si risolve nulla con i soli ideali. Affrontare e accettare la realtà è un’impresa molto dolorosa. Il titolo del film contiene sia ironia che speranza e per questo la mia speranza era di riuscire a far accettare la realtà e continuare a immaginare l’ideale.
Mi sembra esista qualcosa chiamato “Legge per preservare le emozioni sulla Terra”. Uccidendo il bestiame e gli animali che vivono sulla Terra, si accumulano emozioni negative sul pianeta, che spingono l’umanità a commettere altre azioni negative. È proprio così: la nostra felicità è basata sul rendere intenzionalmente altre persone infelici.
Voglio fare un film che duri bel tempo, non uno per essere consumato velocemente, perché credo nel potere del cinema e soprattutto nel progetto e in me stesso. Credo che i pensieri di una persona creativa arrivano sempre al destinatario.
(Yuta Shimotsu)

Yuta Shimotsu
Nato a Kitakyushu, nella prefettura di Fukuoka nel 1990, attualmente fa base a Tokyo. Fin dagli anni dell’università ha diretto vari spot pubblicitari, specializzandosi nel settore dei commercial e dei videoclip, oltre a produrre vari cortometraggi. Best Wishes to All è il suo primo lungometraggio.

La critica:
Un paesino della campagna giapponese rappresenta il mondo intero, e per la giovane protagonista – non a caso aspirante infermiera – il ritorno a casa dai nonni diventa il viaggio definitivo, la chiave necessaria per l’acquisizione della consapevolezza. Di se stessa, del mondo, del requisito indispensabile per guadagnarsi un posto nella società e raggiungere la felicità. E non si tratta certo di curare il prossimo. Basato su un suo stesso cortometraggio, l’esordio alla regia di Yuta Shimotsu mette in scena con spietata delicatezza le rigide norme del classismo e del capitalismo, utilizzando codici (compreso un umorismo nerissimo e assai efficace), immagini (si passa dal bucolico all’agghiacciante con estrema naturalezza), suoni e relazioni “umane” con una determinazione sconvolgente. E spaventosa. Best Wishes To All è uno di quei rarissimi casi per i quali l’etichetta New Horror è ampiamente giustificata.
(Mirco Moretti)