Amulet

     Le Signore del Male

Amulet

di Romola Garai

amuletUk, 2020, 99′
Sceneggiatura: Romola Garai
Fotografia: Laura Bellingham
Montaggio: Alastair Reid
Musica: Sarah Angliss
Scenografia: Lucy Gahagan, Francesca Massariol
Costumi: Holly Smart
Interpreti: Carla Juri (Magda), Alec Secareanu (Tomas), Imelda Staunton (Suor Claire), Anah Ruddin (Madre), Angeliki Papoulia (Miriam)
Produzione: Matthew James Wilkinson, Maggie Monteith per Head Gear Films, Metrol Technology, Kreo Films FZ, Trigger Films, Summercourt Films
Distribuzione: Alliance Media Partners International Ltd

Tomaz, ex soldato in missione, vive in circostanze difficili a Londra. Perseguitato dal suo passato, viene aiutato da Suor Claire a trovare alloggio in una vecchia casa, dove vive Magda, giovane e enigmatica donna, insieme alla madre molto malata. Mentre inizia a innamorarsi della donna, Tomaz non riesce però a ignorare il sospetto che qualcos’altro, di più insidioso, possa vivere fra quelle mura.

Note di regia:
Dopo il mio primo cortometraggio (che era un dramma), avevo scritto una serie di sceneggiature che potevano ugualmente essere classificate come drammatiche, ma continuavo a essere attratta da generi più macabri come l’horror, il noir e le storie di fantasmi. Volevo sviluppare alcune idee molto precise sulla persecuzione femminile e volevo che il pubblico condividesse fisicamente le emozioni estreme che questa genera nelle donne. Pertanto, mi sembrava più giusto descriverla in queste forme più ‘estreme’ o viscerali.
Nella scrittura della sceneggiatura sono stata molto influenzata dalla geniale e recente ondata di horror essenziali, come Babadook di Jennifer Kent o Under the Shadow di Babak Anvari, che usano il genere per parlare di sofferenza e dolore repressi. Ma stilisticamente sono stata probabilmente più influenzata dalla “scuola” inglese di autori come Ben Wheatley, con i suoi brillanti Kill List e A Field In England, e soprattutto dal Peter Strickland di Katalyn Varga e The Duke of Burgandy.
(Romola Garai)

Romola Garai
Nata a Hong Kong da genitori inglesi, ha esordito come attrice nel 2000, dividendosi tra cinema, televisione e teatro, e ottenendo candidature ai premi Bafta e ai Golden Globe. Nel corso della sua carriera ha lavorato con registi quali Joe Wright (Espiazione), Woody Allen (Scoop), Michael Apted (Amazing Grace) e Susanna Nicchiarelli (Miss Marx). La sua prima prova da regista e sceneggiatrice è stata Scrubber, acclamato cortometraggio del 2012, presentato all’Edinburgh Film Festival, al Sundance Film Festival, al London Short Film Festival (dove ha vinto l’Underwire Award per il miglior personaggio femminile) e al Cannes Short Film Corner. Il film è stato poi incluso nell’antologia The Joy of Six, di Soda Pictures, uscita l’anno successivo. Amulet è il suo primo lungometraggio.

On Set Photography from the Feature Film Amulet

La critica:
Un film ricco e intenso in tutto e per tutto, una narrazione solida costruita sfruttando al massimo tutti gli elementi, dalla caratterizzazione dei personaggi, rarefatta quando serve ma capace di salire di tono nei momenti giusti e in maniera non banale, a un’ambientazione cupa, sporca e malata in cui tutti gli elementi, sia visivi che sonori, sono orchestrati con grande efficacia. Un horror sui generis, non facile ma soddisfacente, caratterizzato dalla volontà forte di raccontare una storia dall’identità forte, con il coraggio di non cercare facili compromessi.
(Stefano Tevini, da Nocturno.it)

Introduzione di Emanuela Martini (Cineforum):