Medium (The)

     Nuove tendenze – Concorso

The Medium

di Banjong Pisanthanakun

Thailandia/Corea del Sud, 2021, 130′
Sceneggiatura: Banjong Pisanthanakun, da un soggetto di Chantavit Dhanasevi e Siwawut Sewatanon, tratto da un’idea originale di Na Hong-jin
Fotografia: Naruphol Chokanapitak
Montaggio: Thammarat Sumethsupachok
Musica: Chatchai Pongprapaphan
Scenografia: Akadech Kaewkot
Costumi: Chayanuch Savekvattana
Interpreti: Narilya Gulmongkolpech (Mink), Sawanee Utoomma (Nim), Sirani Yankittikan (Noi), Yasaka Chaisorn (Manit), Boonsong Nakphoo (Santi), Arunee Wattana (Pang), Thanutphon Boonsang (Lisa), Pakapol Srirongmuang (produttore), Akkaradech Rattanawong (Pong), Chatchawat Sanveang, Yossawat Sittiwong, Arnon Losiripanya, Klangchon Chuekham (i cameramen)
Produzione: Banjong Pisanthanakun e Na Hong-jin per GDH 559, Showbox Entertainment, Jorkwang Films, Northern Cross
Distribuzione: Finecut Co. Ltd

Una troupe di documentaristi decide di filmare l’attività della medium Nim, sacerdotessa devota alla dea Ba Yan, nella regione di Isan in Thailandia. Ma quando Mink, la giovane nipote della stessa Nim, inizia a manifestare possibili segni di possessione, inizia una terrificante discesa nell’incubo.

Note di regia:
È stato snervante e eccitante lavorare con qualcuno bravo come Na Hong-jin. È stato così elaborato in ogni dettaglio che mi ha dato innumerevoli commenti, sia sull’illuminazione che sulla postura del personaggio. Una delle esperienze più bizzarre che ho avuto mentre lavoravo con lui è stata quando mi ha inviato un’e-mail con tre diversi file allegati: una sulla struttura generale del film, un’altra sugli elementi spaventosi e la terza sulla filosofia del film. Sono stato completamente spiazzato.
Penso anche che gli spaventi facili siano ormai antiquati. Sperimentiamo qualcosa di nuovo, mi sono detto, e credo che sia più difficile creare un’atmosfera snervante con la macchina da presa piuttosto che dipendere pesantemente da uno shock che esplode.
(Banjong Pisanthanakun da TimeOut)

Banjong Pisanthanakun
Regista e sceneggiatore thailandese, nasce a Bangkok nel 1979. Si laurea in cinema alla Chulalongkorn University nel 1999, per poi farsi notare con il corto Plae Kao, finalista al concorso Click Radio nelle categorie miglior film e migliore sceneggiatura. Ugualmente fortunato si rivela il secondo corto, Colorblind, che viene selezionato in numerosi festival internazionali. Nel frattempo collabora a magazine di cinema e lavora come assistente alla regia per spot pubblicitari. Il debutto nel lungometraggio è del 2004, con Shutter, horror che ottiene una notevole rilevanza internazionale. Dopo un altro horror, Alone, del 2007, si sposta al filone della commedia romantica, a volte a tinte fantastiche. The Medium è il suo sesto film, e segna il ritorno completo all’horror. Il film viene selezionato dalla Thailandia per rappresentare il paese ai 94mi premi Oscar.

La critica:
La tecnica del finto documentario non serve unicamente a esaltare la qualità immersiva del racconto, che Pisanthanakun governa con i giusti tempi, lasciando crescere progressivamente la suspense. È anzi un espediente che riflette il confronto tra la verità e il suo racconto, alla base dell’intera storia. Tutta l’avventura, sebbene molto netta nell’implacabile discesa nell’incubo, è infatti prima di tutto un confronto tra dualismi: cultura e fede, demoni e dei, generazioni e generi (gli uomini che muoiono in circostanze tragiche e le donne che portano avanti la tradizione spirituale). Il tutto, a sua volta, si inserisce nel più grande interrogativo su verità o finzione del soprannaturale, su cosa realmente c’è oltre l’essere umano: forze positive che lo proteggono e accompagnano o la solitudine del male che vuole solo distruggerlo? In questo modo, l’esperienza horror diventa una discesa soffocante e carica di false piste e angoscianti sorprese.
(Davide Di Giorgio)