Flashback Before Death

     Off Horror – Concorso

Flashback Before Death

di Rii Ishihara e Hiroyuki Onogawa

Titolo originale: 寓 / Guu
Giappone, 2022, 30′
Sceneggiatura: Rii Ishihara e Hiroyuki Onogawa
Fotografia: Hiroyuki Onogawa
Montaggio: Rii Ishihara
Musica: Hiroyuki Onogawa
Scenografia: Akihisa Yachida
Suono: Yuya Shito
Interpreti: Rii Ishihara (Tsuruta), Masatoshi Kihara (Kikuo), Hanae Seike (Hinano)
Produzione: Rii Ishihara e Hiroyuki Onogawa per Hotel des Arts, Inc. / Upcoming Movies Inc.
Distribuzione: Third Window Films




In collaborazione con Third Window Films e Fantafestival

In programma Martedì 24/10/23 – ore 22:30 – Savoia Cityplex

Giappone anni ’30. Kikuo ritorna a casa dopo aver completato i suoi studi in Francia per diventare traduttore. Ritrova così la sorella Tsuruta, in una fantasia oscura sul destino della donna e di sua figlia Hinano.

Rii Ishihara
Attrice di cinema e teatro giapponese, nata nella prefettura di Saitama, celebre per il film The Lump in my Heart, da lei anche prodotto. Con Flashback Before Death, realizzato insieme al marito Hiroyuki Onogawa, debutta nella regia.

Hiroyuki Onogawa
Musicista, compositore e produttore giapponese, nato nella prefettura di Fukuoka. È celebre per le colonne sonore realizzate per Sogo Ishii in film come August in the Water, Labyrinth of Dreams, Dead End Run, Electric Dragon 80.000 V.

La critica:
Flashback Before Death, con le sue atmosfere inquietanti ed il ritorno del protagonista in una sorta di spazio incantato dove non si riconoscono più realtà e fantasia, ricorda i classici racconti di spettri giapponesi; cinematograficamente, potrebbe esserne un valido esempio l’episodio incentrato su una casa sospesa nel tempo del capolavoro di Kenji Mizoguchi I racconti della luna pallida di agosto. )(…) Il lavoro a quattro mani della regista e del compositore crea magnificamente un’atmosfera spettrale in cui la storia si sviluppa come una sorta di crime story, i cui indizi si rivelano a poco a poco ma la cui risoluzione è lasciata all’interpretazione dello spettatore.
(Michela Aloisi, da Cineclandestino)