Zeugma vs Frankenstein

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Frankenstein (1910)

di J. Searle Dawley

musicato dal vivo da Collettivo Zeugma

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Usa, 1910, 13′
Sceneggiatura: J. Searle Dawley dal romanzo di Mary Shelley
Fotografia: James White
Interpreti: Augustus Phillips (Frankenstein), Charles Stanton Ogle (il Mostro), Mary Fuller (Elizabeth)
Produzione: Thomas Edison per Edison Manufacturing Company

Evento in collaborazione con Vicoli Corti

Dopo gli studi di scienza, il dottor Frankenstein scopre il segreto della vita e, nel chiuso del suo laboratorio, realizza una creatura, salvo abbandonarla dopo averne scoperto la natura mostruosa. Fuggito per tornare dall’amata Elizabeth, Frankenstein viene inseguito dal mostro che torna a tormentarlo alla vigilia delle nozze.

Il progetto:
Il duo composto da Francesco Giannico (chitarra / live electronics) e Anacleto Vitolo (live electronics / oggetti) propone una sonorizzazione in chiave elettroacustica del Frankestein, con l’intento di fornire una veste moderna al canonico commento musicale tipico delle pellicole mute dei primi del 900 con una performance di improvvisazione che metta insieme i linguaggi della musica colta e dell’elettronica di ricerca.

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Collettivo Zeugma: Francesco Giannico
Nato nel 1979, è un musicista elettroacustico tra i fondatori del collettivo Aips (archivio italiano dei paesaggi sonori) e del colletivo Zeugma per la divulgazione della cultura del suono. La sua produzione musicale è incentrata sull’utilizzo del paesaggio sonoro come strumento narrativo. Si laurea in Musicologia e Beni musicali presso l’Università di Lecce con una tesi in Storia della Musica per Film; si occupa tra le altre cose anche di videoarte e webdesign. Nel 2010 fonda AIPS, l’archivio italiano dei Paesaggi Sonori, assieme ad altri sound artist italiani, ponendo l’attenzione delle produzioni elettroacustiche contemporanee sul concetto di paesaggio sonoro. Nel 2013 fonda l’etichetta indipendente Oak Editions e successivamente nel 2020 assieme ad un altro gruppo di musicisti dà vita al collettivo Zeugma per la divulgazione della cultura del suono e la promozione dei sound artist italiani. Negli ultimi anni la sua attenzione si è divisa tra live e workshop, momenti formativi rivolti a tutte le fasce d’età con lo scopo di divulgare il concetto di paesaggio sonoro e tutto ciò che ruota intorno, dalla creazione di interventi performativi, alle installazioni, alla realizzazione di mappe sonore online. Negli ultimi anni si è esibito o ha esposto le sue installazioni presso: Luiss hub – Milano, Espronceda Barcelona, Casa Futura Pietra, SOUNDFJORD – London with AIPS Collective (Postcards from Italy), Macro Museum Roma (‘Sleephonia’ con A.Ballerini), Fondazione Cerere, Madrid Muestrarte Exposicion Collectiva, MAXXI Museum Roma, RAI Radio 3 Live, Berlin Madame Claude, MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università, Cineporto Bari – Apulia Film Commission.

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Collettivo Zeugma: Anacleto Vitolo (aka AV-K / K.lust / Kletus.K)
Rarte dei collettivi X(i)NEON, Internos e Algebra del Bisogno, nasce il 2 Agosto 1985 a Battipaglia (SA). Inizia il suo percorso musicale nel 1998 come dj in ambito prevalentemente Hip Hop. Poco dopo comincia ad interessarsi alla produzione musicale fino a giungere allo stile che oggi si concretizza in un mix di elementi quali Industrial, Trip Hop, Glitch, Ambient, Noise, Musica Concreta, Drone e Impro free-form. Si laurea in Nuove tecnologie dei linguaggi musicali presso il conservatorio di Salerno. Nel 2008 partecipa alle selezioni per il Meitech 2008 (Meeting delle etichette indipendenti – sez musica elettronica) attestandosi come l’unico vincitore del Sud Italia. Nel 2010 partecipa al festival FLUSSI 2010 e 2014 calcando lo stesso palco che vede coinvolti maestri dell’elettronica contemporanea quali Murcof, Thomas Fehlmann, Mokira, Mount Kimbie, etc. Opening act per diversi artisti della scena italiana e internazionale come Vladislav Delay, Evan Parker, The Necks etc. Nel 2013 firma un contratto di pubblicazione con FatCat. rec. Nel 2015 prende parte al MiRA festival di Barcellona, a nome AV-K, condividendo lo stage con nomi de calibro di Andy Stott, Ben Frost, Richard Devine, Prefuse 73, Nosaj Thing e molti altri. All’attivo diverse collaborazioni e release.

La critica:
Venerdì 18 marzo 1910 vide l’uscita della prima trasposizione del Frankenstein di Mary Shelley, promossa come un “libero adattamento” e contrassegnata dal prestigioso nome di Edison. Girata nella terza settimana di gennaio allo studio di Edison nel Bronx, fu diretta da James Searle Dawley, ex drammaturgo e protégé di Edwin S. Porter. (…) Nell’idea che il Mostro venga sconfitto dal potere dell’amore, il film si offre come una peculiare premonizione del Nosferatu di Murnau, e nel ritrare la Creatura come una proiezione della mente di Frankenstein, fornisce un ingenuo ma efficace twist al tema del doppio di Shelley.
(Jonathan Rigby, da “American Gothic. Six decades of classic horror cinema”, Signum Books, 2017)