Mother’s Embrace (A)

     Nuove tendenze – Concorso Lungometraggi

A Mother’s Embrace

di Cristian Ponce

Titolo originale: Abraço de Mãe
Brasile, 2024, 90′
Sceneggiatura: Cristian Ponce, André Pereira, Gabriela Capello
Fotografia: Franco Cerano e Leandro Pagliaro
Montaggio: Hernán Biasotti
Musica: Bernardo Uzeda
Scenografia: Lucas Osorio
Costumi: Valeria Stefani
Interpreti: Marjorie Estiano (Ana), Chandelly Braz (Cristina), Javier Drolas (Ulisses), Reynaldo Machado (Roque), Val Perré (Dias), Angela Rabello (Drika), Helena Varvaki (Carmen)
Produzione: André Pereira, Mariana Muniz per Lupa Filmes, in co-produzione con Grupo Morbido
Distribuzione: Blue Finch Film Releasing

In programma Lunedì 25/11/24 – ore 22:30 – Savoia Cityplex

Nel 1996, Ana, una giovane vigile del fuoco e la sua squadra sono chiamati a intervenire in una vecchia casa di riposo a rischio inondazione durante la peggiore tempesta che abbia mai colpito Rio de Janeiro. Mentre fanno del loro meglio per evacuare gli anziani, Ana scopre che qualcosa di sinistro si nasconde sotto la superficie e che i residenti non sono così innocenti come sembravano. Intrappolata nella loro rete, la donna deve lottare contro il suo passato traumatico per fuggire.

Note di regia:
Cerco di continuare a esplorare alcuni temi che mi sono cari e che ho già in parte sviluppato nei miei progetti passati: le nozioni di paranoia, religione, esistenzialismo e la costruzione dell’identità attraverso il rapporto con gli altri.
Ciò che i personaggi affrontano nel film, al di là delle forme classiche del genere, è in definitiva un orrore esistenziale. Una manifestazione di un mondo che vuole vederli fallire a tutti i costi. È la materializzazione della paura del fallimento, della ricorrenza e dell’impossibilità di lasciarsi alle spalle i traumi del passato, l’impossibilità di reinventarsi e di scegliere il proprio destino.
(Cristian Ponce)

Cristian Ponce
Sceneggiatore e regista argentino. Nel 2017 ha creato la serie horror animata The Krilian Frequency, poi acquisita da Netflix. Nel 2020 il suo primo film, History of the Occult è stato presentato in anteprima al Mar del Plata Film Festival per poi passare in diversi festival di genere, come quello di Sitges, ottenendo vari premi e riscuotendo un grande successo di critica e pubblico. In particolare, è stato riconosciuto come il film horror più votato su LetterBoxd nel 2021. Attualmente sta sviluppando Hour of the Sourcerer, che ha partecipato al Pitchbox 2022 di Sitges e una versione cinematografica di The Kirlian Frequency. Presentato ancora a Sitges nell’ottobre 2024, A Mother’s Embrace è il suo secondo lungometraggio.

La critica:
Nell’ambito delle produzioni di genere provenienti dal Sudamerica, un racconto di mostri che parte dal classico topos dell’abitazione in cui si agitano presenze poco rassicuranti, ma elabora con intelligenza lo spunto per farsi riflessione più allargata sul trauma, sul ritrarsi nell’abbraccio materno, nel grembo amniotico che diventa trappola. L’orrore oscilla in questo modo fra una riflessione più globale – la città in preda alla crisi data dall’anomala alluvione – e il dramma intimo e personale di Ana, all’interno di un racconto tutto giocato sull’alternanza dei tempi (l’ambientazione negli anni Novanta, la finestra ancora più indietro sull’infanzia di Ana) e delle età (quella degli anziani nella casa e dell’abitazione stessa ormai fatiscente e riflesso di un’epoca gloriosa ormai lontana). La componente nostalgica impregna la fattura stessa del film, che ha la materialità visiva di una fiaba oscura o di un racconto di fantasmi e diventa così allegoria di un presente che si contempla nella paura costante del suo fallimento.
(Davide Di Giorgio)