Dal tramonto all’alba 25° anniversario

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Dal tramonto all’alba
[25° anniversario]

di Robert Rodriguez

daltramontoalbaposter

(From Dusk Till Dawn)
Usa, 1996, 108′
Sceneggiatura: Quentin Tarantino, da una storia di Robert Kurtzman
Fotografia: Guillermo Navarro
Montaggio: Robert Rodriguez
Musica: Graeme Revell
Scenografia: Cecilia Montiel
Costumi: Graciela Mazón
Effetti speciali trucco: KNB EFX Group Inc.
Interpreti: George Clooney (Seth Gecko), Quentin Tarantino (Richard Gecko), Harvey Keitel (Jacob Fuller), Juliette Lewis (Kate Fuller), Ernest Liu (Scott Fuller), Salma Hayek (Santanico Pandemonium), Cheech Marin (Guardia di confine/Chet Pussy/Carlos), Danny Trejo (Razor Charlie), Tom Savini (Sex Machine), Fred Williamson (Frost), Michael Parks (Ranger Earl McGraw)
Produzione: Gianni Nunnari, Meir Teper per Dimension Films, A Band Apart, Los Hooligans Productions
Distribuzione: Miramax

I famigerati criminali Seth e Richard Gecko sono in fuga verso la frontiera messicana. Durante il viaggio prendono in ostaggio la famiglia formata dal reverendo Jacob Fuller con i figli Kate e Scott, in vacanza diretti oltrefrontiera. Superato il confine, il gruppo si ferma al Titty Twister, un locale aperto dal tramonto all’alba. E dove baristi e ballerine sono vampiri!

Note di regia:
“Nessuno lo capiva e nessuno voleva farlo. Poi uscì Pulp Fiction e tutti volevano una sceneggiatura di Quentin, non importava quale. All’inizio pensavano fosse strano, voltavi pagina e c’erano i vampiri, non aveva senso! E invece d’un tratto diventò avanguardia! (…) Era come due film in uno, nella prima parte non citi mai i vampiri e poi c’è la svolta. Fu il nostro primo tentativo di fare un double feature nello stesso spettacolo – due generi al prezzo di un solo biglietto. Era un’epoca forte e coraggiosa, dove tutti provavano a fare cose diverse.”
(Robert Rodriguez da UCR Ultimate Classic Rock & Culture)

Robert Rodriguez
Talento poliedrico texano di origini messicane, è regista, sceneggiatore, produttore, montatore, direttore della fotografia, scenografo, compositore e effettista. Esordisce nel 1992 con El Mariachi, action tex-mex realizzato a basso budget con i soldi raccolti facendo da cavia per la sperimentazione medica. Il successo al Sundance Film Festival gli apre la strada per realtà come Columbia (dove completerà la trilogia del mariachi) e Miramax. Celebri le collaborazioni con l’amico e collega Quentin Tarantino: oltre a Dal tramonto all’alba, si ricorda anche il progetto Grinhdouse, che genera il dittico di Machete. Accanto ai film pulp per cui è più noto, si dedica anche ai progetti per ragazzi (Spy Kids, We Can Be Heroes) e a trasposizioni fumettistiche di rilievo come Sin City o Alita.

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La critica:
La caratteristica macroscopica del film è la sua bipartizione, metà noir e metà horror, metà Peckinpah e metà Romero. La semplice giustapposizione di due componenti inconciliabili basta a generare un senso e un oggetto nuovo, e mostra ancora una volta l’inconsapevole sintonia di Tarantino con le avanguardie musicali basate sul campionamento e il collage di autori preesistenti e antitetici. La logica multipla di Pulp Fiction – cinque storie in un film – si contrae in quella del due film in uno: come in un programma di sala di periferia o da drive-in, come temo che non si faccia più.
(Alberto Pezzotta, Segnocinema n. 83, gennaio/febbraio 1997)