Eventi
Astrid’s Saints
di Mariano Baino

Usa/Italia, 2024, 106′
Sceneggiatura: Mariano Baino, Coralina Cataldi-Tassoni
Fotografia: Mariano Baino
Montaggio: Mariano Baino
Musica: Coralina Cataldi-Tassoni
Costumi: Alessandra Gaudioso
Interpreti: Coralina Cataldi-Tassoni (Astrid), Rossella Rapisarda, Pasquale Moschella, Manuela Rossetti, Raffaele Rossi
Produzione: Mariano Baino, Coralina Cataldi-Tassoni per Astrid’s Saints, LLC e Step One Productions, in associazione con Oltrecielo.com
In programma Mercoledì 27/11/24 – ore 20:30 – Savoia Cityplex
Astrid è una madre in lutto che, in un viaggio in bilico fra il soprannaturale e la sofferenza terrena, è costretta a dipanare i misteri che la legano ad altre madri in lutto, ai loro bambini e ai Santi a cui tutte loro sono devote.
Note di regia:
Lei [Coralina Cataldi-Tassoni] è una sorta di presenza organica del film, lo tiene insieme. Gli oggetti che riempiono la scena, i quaderni, le sculture sono tutti opera sua. I disegni sulle pareti della caverna li ha fatti lei la notte prima delle riprese… Questo è un film in cui noi due abbiamo fatto tanto, ricoperto molti ruoli, un po’ per necessità e molto per un autentico bisogno di controllo.
(Mariano Baino, da FilmTV)
Io e Mariano ci siamo resi conto che portare il progetto in Campania era la cosa giusta da fare. Per molti anni avevo identificato Brooklyn, dove i miei nonni vivevano da emigranti, come luogo ideale per ricreare il mondo di Astrid, ma poi mi sono resa conto che la mia percezione di Brooklyn non era nient’altro che un Sud Italia immaginario e che dovevamo tornare alle origini per girare il nostro film.
(Coralina Cataldi-Tassoni)
Mariano Baino
Nato a Napoli nel 1967 è regista, sceneggiatore e artista multimediale. Dopo il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia lavora prima in Rai, per poi trasferirsi a Londra alla fine degli anni Ottanta. Nel 1990 si fa notare con il cortometraggio Caruncula, cui segue, nel 1993, il debutto nel lungometraggio con Dark Waters, che vince il Prix Du Public al Fantasia Film Festival di Montreal e il Vincent Price Award al Fantafestival, per poi diventare un film di culto in tutto il mondo. Come artista multimediale ha esposto a Roma e negli Stati Uniti, dove riceve la Green Card per meriti artistici. Dopo aver realizzato i corti Never Ever After (2004), Based on a True Life (2010, in co-regia con Coralina Cataldi-Tassoni), Lady M 5.1 (2016) e A Moving Read (2019), nel 2024 torna al lungometraggio con Astrid’s Saints, presentato in anteprima a L’Étrange Festival di Parigi.

La critica:
Un film che sarebbe improprio definire solamente horror, pur se pieno di suggestioni del genere. Quella che sgorga da ogni inquadratura di Astrid’s Saints è un’allucinazione che tocca tutto quanto viene mostrato, un labirinto magmatico che non prende lo spettatore per mano, bensì lo scaraventa nel “mondo malato” della protagonista Astrid. (…) Astrid si aggira in quegli spazi familiari, così come in altri sconosciuti e ugualmente cavernosi seguendo l’invito di una donna, compie gesti in forma di danza – e a sua volta la macchina da presa si muove tra quella miriade di oggetti materici e simbolici (…) illuminandoli e di-segnando percorso che creano distorsioni visuali (si pensa alle poetiche di un Sokurov o di un Lynch).
(Giuseppe Gariazzo, da Il Manifesto)
