City and the Captive (The)

     Vortex

The City and the Captive

di Franco Figueroa

Titolo originale: La ciudad y la cautiva
Argentina 2024, 17′
Sceneggiatura: Franco Figueroa
Fotografia: Adriano Léon
Montaggio: Alejo Roa, Franco Figueroa, Felipe Garrido
Musica: Luciano Benotto
Scenografia: Camila Ascona, Paz Sylvestre, Josefina Trapaga
Interpreti: Karla Sufi, Malena Di Modica, Facundo Salomon
Produzione: Franco Figueroa per Fundación Universidad del Cine (FUC)
Distribuzione: Noche Americana




In programma Venerdì 29/11/24 – ore 18:15 – Spazioporto

Una giornalista indaga sulla vita e le opere di una scrittrice di culto. Di lei si sa poco: ha pubblicato un romanzo e poi è scomparsa. Mentre decifra la sua figura spettrale, la donna scopre una rete di complotti che la coinvolgono. Un racconto sperimentale di finzione con sfumature da saggio documentario.

Note di regia:
La ciudad y la cautiva nasce dall’idea dell’oblio. Una giornalista intraprende un’indagine su una scrittrice di dubbia esistenza. Quest’autrice apocrifa è come un Frankenstein letterario, composto dalle vestigia lasciate da alcuni scrittori argentini caduti nell’oblio. Questa è la ragione stessa della sua creazione. Con la stessa logica abbiamo costruito il campo sonoro del film, fatto di frammenti di vecchi film argentini. Non avendo un archivio cinematografico nazionale, gran parte della nostra storia cinematografica è stata mal conservata e quindi è scomparsa. Questi film esistono solo nella memoria. Trovo affascinante affrontare il tema dell’oblio, della conservazione e della distruzione. La proposta visiva ruota attorno a queste idee: archivi inventati, archivi ritrovati, pixel morti e errori di pellicola digitale. Questa combinazione di texture, immagini e suoni è il cuore di questo Frankenstein. Penso a La ciudad y la cautiva come a una piccola macchina contro l’oblio.
(Franco Figueroa)

Franco Figueroa
Nato a Alta Gracia, Córdoba, è studente presso l’Universidad del Cine (FUC). Ha partecipato al lungometraggio collettivo Lo que vieron aquellos ojos (2022), prodotto per la Bienal de Arte Joven e il Museo del Cinema “Pablo Ducrós Hicken”. Il suo cortometraggio The City and the Captive è sostenuto dal Fondo Nacional de las Artes e dal Mecenazgo Cultural. Attualmente sta sviluppando il suo primo lungometraggio Un Dios me ha robado el rostro, da una sceneggiatura che ha vinto il premio per lo sviluppo della Bienal Arte Joven 2023.