Vampire nude: Omaggio a Jean Rollin
Lèvres de sang
di Jean Rollin

Titolo internazionale: Lips of Blood
Francia, 1975, 87′
Sceneggiatura: Jean Rollin (dialoghi di Jean-Loup Philippe)
Fotografia: Jean-François Robin
Montaggio: Olivier Grégoire
Musica: Didier William Lepauw
Scenografia: Alain Pitrel
Interpreti: Annie Belle [Annie Briand] (Jennifer), Jean-Loup Philippe (Frédéric), Natalie Perrey (madre di Frédéric), Martine Grimaud (fotografa), Catherine e Marie-Pierre Castel (gemelle vampire), Claudine Beccarie (Claudine), Paul Bisciglia (psichiatra)
Produzione: Lionel Wallmann, Jean-Marie Ghanassia per Nordia Films / Off Production / Scorpion V
Versione restaurata – In collaborazione con Powerhouse Films / Indicator
In programma Venerdì 29/11/24 – ore 22:30 – Spazioporto
Quando la fotografia di un vecchio castello sul mare evoca il ricordo d’infanzia di un incontro con una ragazza misteriosa, Frederick si vede costretto a indagare. Ben presto, scopre un mondo surreale ed erotico di vampirismo da cui potrebbe non fare più ritorno.
Note di regia:
Jean-Loup Philippe, che aveva collaborato alla sceneggiatura e scritto la maggior parte dei dialoghi (…) ci presentò uno dei suoi amici, Jean-Marc Ghanassia, con cui giocava a scacchi nei weekend. Jean-Marc, che poi è diventato un caro amico, era figlio di un avvocato, ma preferiva il cinema al futuro che era stato deciso per lui. (…) Era una persona acculturata. Volevamo fare un adattamento dei lavori di Georges Bataille. È entrato nella produzione con altri amici, produttori giovani che stavano formando il team Scorpion Cinq. Così il film è stato impostato da Lionel [Wallmann], Jean-Marc, i cinque Scorpion e me.
(Jean Rollin, note per edizione home video, 2005)
Jean Rollin
Nasce a Parigi nel 1938, figlio di padre attore e fin da giovanissimo è attratto dal cinema, dalla scrittura e dai fumetti. Ottiene i primi incarichi come tuttofare presso Les Films du Saturne e poi come montatore e assistente alla regia. Mentre inizia a pubblicare romanzi e si avvicina al movimento sorto attorno alla libreria di Eric Losfeld e alla sua casa editrice Le terrain vague (che creerà la rivista Midi-Minuit Fantastique), gira i suoi primi lavori, il film L’itinéraire marine che resta incompiuto e il corto Les pays loin (1965). Nel 1968 il debutto ufficiale nel lungometraggio con Le viol du vampire, che da il via a una carriera nel fantastico, caratterizzata da un approccio onirico e poetico, influenzato dal surrealismo e spesso in contrasto con il mercato di serie B in cui si ritrova suo malgrado a operare. Costanti restano alcune ossessioni figurative, dalle vampire agli scenari decadenti e tardo gotici che lasciano emergere un respiro malinconico. Film come La vampira nuda, Le frisson des vampires, Lèvres de sang, Fascination consolidano la sua reputazione, mentre il mercato si fa sempre più ristretto e lo costringe anche a incursioni nel porno. I progetti si diradano negli anni Ottanta, mentre la fine del secolo segna un ritorno sulle scene, con titoli come Les deux orphelines vampires e La fiancée de Dracula. Il suo ultimo film è La masque de la Méduse del 2010, anno della sua scomparsa.

La critica:
Di immagini così, di totale bellezza, la filmografia di Rollin ne offre a volontà: (…) forse la più bella di tutte, come una reminiscenza delle emozioni vissute un tempo al Cineac, è espressa nel 1975, in uno dei suoi film più riusciti, Lèvres de sang: l’apparizione di una enigmatica giovane vampira nell’oscurità di una sala cinematografica a un pubblico di poche persone, nel vano di una porta situata sotto lo schermo, preludio a una notte irreale a girare in una Parigi di inquietante estraneità per l’eroe che improvvisamente la vede.
(Nicolas Stanzick, De l’autre coté du miroir, da L’écran fantastique n.317, febbraio 2011)
